Orsi
La storia della Orsi inizia nel 1881 con Pietro che apre a Tortona, in provincia d’Alessandria, un negozio di ferramenta, con annessa una fucina da fabbro. Il figlio di Pietro, Giuseppe, ha 19 anni quando entra a bottega nel 1901 e già un anno dopo viene costruita la prima pressapaglia. Passano ancora 2 anni quando nasce la prima trebbia e nel 1907 la prima locomobile a vapore che serve per il funzionamento dell’intero gruppo.
Nel 1911 scompare Pietro e Giuseppe resta solo alla guida dell’azienda, una impresa non grande ma di tutto rispetto che giusto l’anno prima ha conseguito la medaglia d’oro e il diploma di benemerenza alla International Exibition di Richmond in Gran Bretagna. Nei primissimi anni trenta vede la luce il primo trattore della Casa, un testacalda monocilindrico orizzontale di 10.340 cm3 erogante 32 Cv a 560 giri. Nel 1933 viene realizzato il modello 35-40, che presenta alcune modifiche come un doppio radiatore fronte marcia, un nuovo selettore del cambio quindi, nel 1934, vede la luce il 40 CV, che rappresenta la base sulla quale si sviluppano tutti i modelli Orsi costruiti sino a dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Annunciato dalla pubblicità del 1938i appare nel 1940 (anno in cui l’azienda si trasforma in SpA) il prototipo di un trattore cingolato con motore del Super 50. Il progetto non ha seguito causa lo scoppio della seconda guerra mondiale durante la quale lo stabilimento viene utilizzato per la produzione di granate e di selle per muli.
Nel dopoguerra scompare Giuseppe Orsi, e dopo varie dirigenze, nel 1951-1945, viene chiamato l’ingegner Ulisse Bubba che progetta un trattore da 25 CV, a testa calda, un veicolo tecnicamente avanzato e di linea moderna, ma che tuttavia non incontra la simpatia del management che fa un passo indietro con i modelli O25 e O35. Assieme al modello Argo cingolato del 1953, sono gli ultimi testa calda della Orsi che si converte al diesel veloce e acquista motori all’esterno, cosa che avviene a partire dal 1956 con una versione a ruote (OD 30 e OD 37) e l’anno dopo con un cingolato (CD 30), entrambi corredati da motori Perkins.
Nel 1958 viene progettata una mietitrebbia; in seguito vengono stretti accordi con la svizzera Vevey (trattori) e con la tedesca Hanomag (macchine movimento terra) ma quando quest’ultima non è più in grado di far fronte agli impegni presi, la Orsi è costretta, il 2 luglio 1964 a cessare la propria attività.
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